La mia storia
C’era una volta una CASA in cerca di destinazione d’uso e una FAMIGLIA che aveva voglia di mettere il proprio AMORE e la propria GENITORIALITÀ al SERVIZIO DELLA COMUNITÀ…
Così inizia una storia in cui io MI INSERISCO DA SUBITO. Allora ero una RAGAZZINA di 13 anni tanto CURIOSA… non mi accontentavo delle spiegazioni di mia madre: lei era una volontaria di Villa Paradiso e, da mamma, voleva rispondere alle mie domande ma anche proteggermi dalle cose brutte della vita…
…come si racconta ad una figlia di 13 anni che ci sono per esempio genitori che abusano dei propri figli?!?
Dato che in quella Struttura io stessa AVEVO FATTO ANNI PRIMA ANCHE L’ASILO e che nel 1995 la parola “Casa Famiglia” non era familiare come lo è ora, il suo significato non era per niente immediato, CHIESI UN GIORNO DI POTER VEDERE CON I MIEI OCCHI COSA FOSSE QUESTA “CASA CHE ACCOGLIE BAMBINI CON PROBLEMI IN FAMIGLIA”.
Questa opportunità mi fu data e andai a BUSSARE A QUELLA PORTA per scoprire cosa ci fosse dietro.
Ad aprirla non ci furono solo GIANCARLO e CRISTINA (la coppia residente), c’era anche ANNAMARIA, una bambina non vedente di 6 anni…
Inutile dirlo, questo incontro FU AMORE A PRIMA VISTA… imparai il BRAILLE e iniziai ad essere una VOLONTA RIA che andava in Casa Famiglia per aiutare Annamaria a FARE I COMPITI.
Iniziai ad andare UNA volta a settimana, poi DUE, poi TRE fino ad andare praticamente tutti i giorni…
All’inizio pensavo di essere io a fare qualcosa per, poi mi sono resa conto di quanto questa esperienza facesse per me.
In fondo sono stata una ragazzina di Casa Famiglia anch’io, ho percorso i miei passi parallelamente a quelli dei ragazzi che di volta in volta venivano accolti.
Ma non sono l’unica ad aver fatto questo percorso…
Villa Paradiso diventa, infatti, giorno dopo giorno, NON SOLO LUOGO DI ACCOGLIENZA per i bambini/ragazzi in difficoltà MA ANCHE per giovani e adulti che attraverso il VOLONTARIATO volevano sentirsi parte attiva della comunità nonché per giovani che arrivavano per effettuare il TIROCINIO UNIVERSITARIO. Succede che grazie a questo impegno sociale, oltre la nostra crescita personale, abbiamo iniziato a sviluppare UNA COSCIENZA CIVILE, una coscienza di PARTECIPAZIONE e SOLIDARIETÀ. E così abbiamo capito che ERA POSSIBILE GENERARE QUALCOSA DI NUOVO e diverso dalla famiglia che aveva iniziato, scoprendo anche di essere IMPRENDITIVI.
Sono una socia fondatrice e lavoratrice de La Coccinella e da 16 anni e mezzo, ossia dalla sua costituzione, ho l’onere ma soprattutto il grande onore di esserne anche la Presidente.
Ma io SONO SOLO un TASSELLO di una STORIA DECISAMENTE PLURALE perché una Cooperativa è appunto:
C’era una volta una CASA in cerca di destinazione d’uso e una FAMIGLIA che aveva voglia di mettere il proprio AMORE e la propria GENITORIALITÀ al SERVIZIO DELLA COMUNITÀ…
Così inizia una storia in cui io MI INSERISCO DA SUBITO. Allora ero una RAGAZZINA di 13 anni tanto CURIOSA… non mi accontentavo delle spiegazioni di mia madre: lei era una volontaria di Villa Paradiso e, da mamma, voleva rispondere alle mie domande ma anche proteggermi dalle cose brutte della vita…
…come si racconta ad una figlia di 13 anni che ci sono per esempio genitori che abusano dei propri figli?!?
Dato che in quella Struttura io stessa AVEVO FATTO ANNI PRIMA ANCHE L’ASILO e che nel 1995 la parola “Casa Famiglia” non era familiare come lo è ora, il suo significato non era per niente immediato, CHIESI UN GIORNO DI POTER VEDERE CON I MIEI OCCHI COSA FOSSE QUESTA “CASA CHE ACCOGLIE BAMBINI CON PROBLEMI IN FAMIGLIA”.
Questa opportunità mi fu data e andai a BUSSARE A QUELLA PORTA per scoprire cosa ci fosse dietro.
Ad aprirla non ci furono solo GIANCARLO e CRISTINA (la coppia residente), c’era anche ANNAMARIA, una bambina non vedente di 6 anni…
Inutile dirlo, questo incontro FU AMORE A PRIMA VISTA… imparai il BRAILLE e iniziai ad essere una VOLONTA RIA che andava in Casa Famiglia per aiutare Annamaria a FARE I COMPITI.
Iniziai ad andare UNA volta a settimana, poi DUE, poi TRE fino ad andare praticamente tutti i giorni…
All’inizio pensavo di essere io a fare qualcosa per, poi mi sono resa conto di quanto questa esperienza facesse per me.
In fondo sono stata una ragazzina di Casa Famiglia anch’io, ho percorso i miei passi parallelamente a quelli dei ragazzi che di volta in volta venivano accolti.
Ma non sono l’unica ad aver fatto questo percorso…
Villa Paradiso diventa, infatti, giorno dopo giorno, NON SOLO LUOGO DI ACCOGLIENZA per i bambini/ragazzi in difficoltà MA ANCHE per giovani e adulti che attraverso il VOLONTARIATO volevano sentirsi parte attiva della comunità nonché per giovani che arrivavano per effettuare il TIROCINIO UNIVERSITARIO. Succede che grazie a questo impegno sociale, oltre la nostra crescita personale, abbiamo iniziato a sviluppare UNA COSCIENZA CIVILE, una coscienza di PARTECIPAZIONE e SOLIDARIETÀ. E così abbiamo capito che ERA POSSIBILE GENERARE QUALCOSA DI NUOVO e diverso dalla famiglia che aveva iniziato, scoprendo anche di essere IMPRENDITIVI.
Sono una socia fondatrice e lavoratrice de La Coccinella e da 16 anni e mezzo, ossia dalla sua costituzione, ho l’onere ma soprattutto il grande onore di esserne anche la Presidente.
Ma io SONO SOLO un TASSELLO di una STORIA DECISAMENTE PLURALE perché una Cooperativa è appunto:
- una pluralità di persone che hanno una VISIONE, VALORI E OBIETTIVI CONDIVISI
- è un INCONTRO tra una CORNICE DI SENSO in cui c’è un’idea di mondo, in cui nascono BUONE IDEE e PERSONE che le idee le trasformano in progetti concreti e un pezzo alla volta COSTRUISCONO IL FUTURO
- è un ISPIRARSI A VICENDA che nasce quando la PASSIONE si unisce all'INGEGNO e alla PROFESSIONALITÀ
- è un SUPPORTARSI A VICENDA, un riuscire a vedere i PROBLEMI COME OPPORTUNITÀ anche e soprattutto grazie al fatto di essere INSIEME
- un luogo dove L'INNOVAZIONE È QUEL PROCESSO INFINITO per cui QUANDO SI CREA QUALCOSA (un nuovo progetto/servizio) si è ad un NUOVO PUNTO DI PARTENZA E NON AD UN PUNTO DI ARRIVO.